In Italia il numero dei disabili è stimato attorno ai 2 milioni e 800 mila persone, circa il 4,83% dell'intera popolazione. Se a questo aggiungiamo che il 17% della popolazione italiana ha più di 65 anni, e che il 24% ha un'età compresa tra i 45 e i 64 anni, otteniamo che il 41% della popolazione ha più di 45 anni (fonte: Ministero della Salute): molte forme di disabilità sono strettamente legate all'età ed insorgono invecchiando. Basti pensare al calo della vista o della mobilità articolare. Una progettazione accessibile non porta vantaggi solo ai disabili, ma a tutti gli utenti.
Dal punto di vista commerciale, che senso ha penalizzare in qualche modo il 41% del proprio potenziale pubblico quando è possibile non farlo?