Come abbiamo detto, il fine dell'accessibilità è quello di garantire l'accesso universale alle risorse del Web. Quindi, oltre agli utenti affetti da disabilità fisiche, l'accessibilità si propone di garantire la fruizione delle informazioni anche agli utenti che dispongono di dotazioni tecnologiche hardware e software non standard (oppure obsolete).
Nonostante in tanti siano convinti del contrario, c'è molta gente che si collega ad Internet con sistemi differenti dal Sistema Operativo Windows e dal browser Internet Explorer.
Ogni anno Sistemi Operativi come Macintosh, Linux, Unix, BeOS e OS/2 guadagnano una piccola fetta di mercato rispetto al colosso Microsoft.
Anche i browser Mozilla e Firefox, Opera, Galeon, Konqueror, i-Cab, Safari e Lynx per citare i più noti, vengono registrati dai file di log dei siti come in costante aumento.
Sempre grazie all'analisi dei file di log di portali molto frequentati e siti web importanti, si è riscontrato che non pochi utenti utilizzano il web con browser obsoleti come Internet Explorer 3 o Netscape 3 e 4, se non anche versioni precedenti.
A questi vanno aggiunti gli utenti che navigano utilizzando:
-il televisore (webTV)
-telefoni cellulari di ultima generazione e schermo inferiore ai 200 pixel
-computer palmari con schermi larghi mediamente 240 pixel
-monitor impostati a risoluzioni particolarmente elevate (2048x1536)
-monitor impostati a risoluzioni particolarmente basse (il "vecchio" standard 640x480),
-monitor monocromatici o con un numero di colori ridotto (16 o 256)
-periferiche comandabili a voce
-hardware obsoleto
-connessioni particolarmente lente
Progettare siti accessibili significa quindi anche rendere le informazioni fruibili indipendentemente dalla periferica, non ottimizzate per nessun Sistema Operativo e per nessun browser in particolare: ovvero pagine con codice standard valido, leggere, altamente flessibili nella struttura, leggibili anche da chi non è in grado di visualizzare i colori e la cui consultazione non perda senso se effettuata senza le immagini.
Benefici per altre categorie di utenti
I disabili e coloro che dispongono di tecnologie non standard oppure obsolete sono solo una parte dei beneficiari dell'accessibilità.
Persone con normali problemi della vista quali miopia, presbiopia, astigmatismo, ipermetropia o cataratta sono milioni, soprattutto tra gli ultra quarantenni. La maggior parte delle persone affette da problemi della vista legati all'invecchiamento può incontrare problemi insormontabili nel leggere pagine scritte in caratteri minuscoli ed essere costretta perciò ad abbandonare siti che altrimenti avrebbe utilizzato.
Inoltre le persone anziane e le persone dotate di scarsa o nulla preparazione informatica rimanono sgomenti da interfacce troppo complesse, da pagine con troppi box, da menu di navigazione poco visibili, da pulsanti a scomparsa, da finestre pop-up, dalla richiesta imprevista di scaricare un plug-in, dall'uso di un gergo troppo tecnologico.