Il campione di riferimento di questa Indagine è composto da 31 partecipanti di cui 16 di prova. E' indubbio che il campione, essendo un numero limitato, non possa essere ritenuto statisticamente significativo.
L'intento è portare alla luce, attraverso una verifica esplorativa, alcuni fenomeni che un successivo studio, prendendo un campione numericamente più elevato, potrebbe confermare o meno.
Sicuramente molti miglioramenti nel metodo e nel modulo sarebbero auspicabili per un'indagine successiva.
Miglioramenti del metodo
Il range di età dei partecipanti è tra i 22 e i 42 anni. Per avere un'analisi più completa occorrerebbe includere la fascia degli adolescenti dai 15 anni in su e quella degli adulti fino ai 55 anni.
Inoltre avendo a disposizione un campione più numeroso, con un numero adeguato di maschi e femmine, un range di età più completo e diversi tipi di professioni, sarebbe possibile fare delle correlazioni tra questi parametri e le variabili delle ricerche. Nella presente Indagine ciò non è stato possibile per la non completezza del campione.
Miglioramenti del modulo
Osservando che i partecipanti decidendo di usare Google effettuano una ricerca per parole chiave e invece nel caso impieghino Virgilio, consultano il catalogo per categorie, si potrebbe presumere che i due motori vengano scelti in funzione di queste due modalità di ricerca. Sarebbe interessante confermare questa tesi con ulteriori domande ai partecipanti.
La ricerca molto difficile prevede che i partecipanti trovino il nome del proprietario di una società. Questo tipo di informazione potrebbe indurre l'utente a partire prevenuto, pensando che essa non sia possibile da trovare in Internet perché dati di questo tipo non vengono diffusi anche con altri media. Si dovrebbe quindi sostituire con un'informazione di diverso tipo.
Potrebbe risultare interessante far fare ai partecipanti due acquisti on-line con prodotti diversi: uno di basso valore, per esempio un CD o un libro e uno con un valore più elevato, ad esempio un notebook o una videocamera digitale. Tenendo presente che spesso le persone non fanno acquisti on-line per la poca fiducia riposta nei siti di commercio elettronico, si potrebbero in questo modo evidenziare possibili differenze di comportamento e di strategie nella decisione, in base ai due prodotti.
I link sponsorizzati, nelle ricerche proposte ai partecipanti, non appaiono molto spesso. In ulteriori indagini si dovrebbe tener conto maggiormente di questo aspetto, utilizzando delle ricerche che portino ad avere il più spesso possibile sulla SERP del MdR i risultati pubblicitari. Ciò consentirebbe una valutazione migliore dei comportamenti legati a questo fenomeno.
Inoltre, sarebbe importante chiedere agli utenti le motivazioni per cui guardano i collegamenti sponsorizzati oppure no e se fanno click oppure no. Questo permetterebbe di capire ulteriormente quanto il soggetto riconosca e sia consapevole della presenza di forme pubblicitarie nei risultati del MdR.
Si potrebbero inserire degli ulteriori item per la valutazione della percezione di altre possibili affordance date dal MdR, come la selezione delle sole pagine in italiano o provenienti dall'Italia, oppure l'aiuto offerto dal motore quando si sbaglia a digitare una parola nel box della ricerca.
Infine, approfondire alcuni aspetti che nella presente indagine non sono stati sufficientemente esaminati, porterebbe ad un ulteriore completamento della stessa. Essi sono:
quanto la motivazione influisca nelle strategie di ricerca;
la fiducia riposta nel MdR;
la frustrazione che una ricerca troppo difficile può provocare all'utente.