Dopo la constatazione della presenza di un vuoto teorico sulle questioni riguardanti l'estetica nel campo dell'HCI, vuoto che non trova giustificazione in una prospettiva 1) user centered, 2) di accettabilità del sistema, e l'osservazione di come in realtà vi siano degli obbiettivi in comune tra prospettiva ingegneristica dell'usabilità e visual design, si è passati ad un'analisi della letteratura. In alcuni studi è ribadita l'importanza di considerare l'estetica al pari dell'usabilità nel determinare la completa accettabilità di un sistema, in altri si cerca di colmare la lacuna teorica nello studio sistematico dell'estetica nell'ambito dell'interazione uomo-computer. Questi ultimi hanno dimostrato come anche l'estetica possa essere misurata e definita entro parametri, proprio come avviene per la funzionalità di un artefatto, e inoltre, secondo questi approcci, l'estetica ha una funzionalità propria nel determinare la bontà dell'esperienza dell'utente durante l'interazione. Le difficoltà cui va incontro tale approccio globale non sono poche, dal momento che non esistono precedenti nel campo dell'HCI e considerare l'esperienza estetica dell'utente comporta necessariamente definire con accuratezza i fattori che determinano il suo carattere multidimensionale.
I vantaggi offerti dall'utilizzo della grafica bidimensionale, da un punto di vista prettamente strumentale, riscontrabili in termini di creazione dell'effetto di continuità, coordinazione tra le pagine del sito e strutturazione visiva in unità percettive gestaltiche sfruttando le leggi dell'unificazione formale: vicinanza, somiglianza, continuità di direzione, chiusura e pregnanza Wertheimer, 1923, per facilitare l'orientamento dello sguardo dell'utente tra elementi simili o enfatizzare elementi dell'interfaccia particolarmente rilevanti, rappresentano solo l'aspetto più superficiale del potenziale valore aggiunto apportato dall'attenzione per l'estetica nella progettazione di interfacce grafiche. Esistono altri motivi, più profondi, come dimostrano gli studi presentati, per incorporare anche il visual design e l'estetica oltre agli studi sull'usabilità, nell'ambito dell'interazione uomo-computer, soprattutto per le ripercussioni che essa potrebbe avere su:
1)Giudizi dell'utente circa l'usabilità stessa del sistema
2)Atteggiamenti dell'utente verso il sistema
3)Processi di pensiero dell'utente durante l'utilizzo del sistema
Inoltre, ulteriori studi potrebbero mettere in luce le ripercussioni dell'estetica sull'effettiva prestazione dei soggetti, misurabile in termini di velocità, accuratezza, carico cognitivo (usabilità inerente).
È vero che gli utenti del Web navigano alla ricerca di contenuti e quindi la loro attenzione sarà rivolta prevalentemente a questi, come emerso dallo studio dello Stanford/Poynter Institute 2000. Non ne segue, tuttavia, che una particolare attenzione allo studio sistematico e all'applicazione di determinati accorgimenti estetici (qui intesi nel senso sopra visto di estetica logica piuttosto che come "libera espressione del sé") si violino le regole dell'usabilità intaccando la bontà dell'interazione. Al contrario, ci si può aspettare un aumento della soddisfazione dell'utente, associata non solo ad una buona usabilità, ma anche ad una migliore esperienza estetica.