Il sito dovrebbe essere facile da ricordare, in modo che un utente sia in grado di tornare al sistema dopo un periodo d'inattività, senza dovere apprendere tutto nuovamente.
Quest'aspetto si basa sul principio di "ri-apprendimento" (Ebbinghaus, 1885): gli individui, anche quando sembrano aver completamente dimenticato una cosa appresa in precedenza, possono ri-apprenderla in un tempo minore rispetto a quello servito per l'apprendimento originario; questo risparmio di tempo mostra che i soggetti ricordano in parte il materiale, nonostante prima della fase di ri-apprendimento non fossero in grado di rievocare alcun item.
Nell'esperimento di Ebbinghaus veniva chiesto ai soggetti di studiare una lista di 20 items, e in seguito ad ognuna delle sessioni da un minuto di provare a rievocare la lista; in questo modo, sono necessari circa 15 periodi per rievocare correttamente il materiale. Qualche settimana più tardi, nonostante i soggetti sostenessero di non ricordarsi niente, veniva loro chiesto di ripetere lo stesso procedimento, e risultò che per una rievocazione perfetta bastavano 10 periodi, con un risparmio di 5 minuti.
Tutti gli elementi che agevolano i legami semantici tra l'interfaccia e le conoscenze dell'utente e favoriscono la creazione di categorie facilitano la memorizzazione per un lungo periodo del funzionamento dell'interfaccia; per agevolare l'apprendimento e la memorizzazione dei siti è importante, inoltre, raggruppare visualmente gli oggetti presentati dall'interfaccia allo scopo di creare delle categorie che facilitano questi processi.
Quando il materiale da apprendere possiede di per sé una struttura organizzata, il soggetto sarà facilitato e il suo compito consisterà nell'individuare questa organizzazione e nell'utilizzarla. Quando, invece, il materiale non ha una sua organizzazione, è più difficile ricordarlo e l'individuo dovrà attribuirgli un'organizzazione soggettiva.