Solitamente quando si parla di commercio elettronico si pensa immediatamente ad Internet ed all'acquisto effettuato on line attraverso carta di credito. Questa in realtà è solo una parte del commercio elettronico, che comprende un insieme di transazioni e procedure rivolte ad un nuovo modo di fare business.
Un operatore di borsa, dopo aver effettuato le trattative del caso, esegue gli acquisti dei titoli semplicemente premendo un tasto sulla tastiera del proprio computer. Di conseguenza alla base del commercio elettronico non c'è un concetto poi così nuovo. Basti pensare ad altri sistemi di pagamento elettronico che sono diventati da anni una consuetudine: il bancomat, l'addebito delle bollette su conto corrente bancario e il telepass.
In questi casi però ci si riferisce solo alla parte della transazione relativa al pagamento, dato che i beni vengono acquistati nel modo tradizionale, recandosi in un negozio, scegliendo il prodotto e portandolo a casa.
Certamente Internet sta portando dei cambiamenti radicali, dato che stando seduti davanti ad un computer si possono incontrare potenziali acquirenti che risiedono dall'altra parte del globo.
Nella sua accezione più sommaria il commercio elettronico è il risultato di un insieme di transazioni commerciali svolte attraverso un processo telematico, ma il Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato lo definisce in questo modo:
«L'E-Commerce consiste nello svolgimento di attività commerciali e di transazioni per via elettronica e comprende attività diverse quali: la commercializzazione di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione on-line di contenuti digitali, l'effettuazione per via elettronica di operazioni finanziarie e di borsa, gli appalti pubblici per via elettronica ed altre procedure di tipo transattivo della pubblica Amministrazione».
Società tecnologiche avanzate come Cisco e Oracle sono state tra le prime che hanno trasferito i loro acquisti e gran parte delle loro vendite sul Web.