Questo metodo consiste nel registrare ed analizzare quanto detto da un utente invitato a verbalizzare le proprie azioni e i propri pensieri durante l'utilizzo del prodotto di cui si intende valutare il grado di usabilità. Al soggetto può essere chiesto di raggiungere un determinato obiettivo oppure di esplorare liberamente le funzionalità del sistema. Nel corso della sessione, il ricercatore può intervenire, ponendo al soggetto richieste di carattere generale, come, per esempio: "cosa stai pensando in questo momento?", o più specifiche, come: "perché hai premuto quel pulsante?", o riguardanti la soddisfazione percepita nell'uso: "che sentimenti provi in questo momento?". Naturalmente, questo metodo è adatto solamente nel caso di prototipi già funzionanti di cui si voglia saggiare l'efficacia.
Vantaggi: la verbalizzazione da parte degli utenti permette di capire non solo quali problemi l'utente riscontri nell'utilizzo di un prodotto, ma anche perché detti problemi insorgano. Si tratta, inoltre, di un ottimo sistema per ottenere una grande quantità di informazione con la partecipazione di un numero ristretto di soggetti.
Svantaggi: il contesto d'uso che si viene a creare durante un test di questo tipo non è paragonabile a quello "normale", quotidiano, nel quale la verbalizzazione è assente; inoltre, in questo caso il soggetto è costretto ad compiere due azioni contemporaneamente, quella di utilizzare il prodotto e quella di verbalizzare le proprie azioni. I soggetti, poi, possono cadere nella tentazione di dare una spiegazione razionale a tutte le proprie azioni, non volendo fornire di sé l'immagine di persone che agiscono a caso, senza una logica o seguendo le sensazioni del momento.