A differenza dei questionari, le domande vengono poste direttamente al soggetto dal ricercatore. Esistono tre tipologie di intervista: non strutturata, semi - strutturata, e strutturata.
L'intervista di tipo non strutturato consiste in una sorta di conversazione tra il ricercatore e l'utente, cui vengono poste domande aperte in modo libero, permettendo ad entrambi di stabilire la direzione che il discorso prende man mano che si procede. Questa metodologia è utile per indagini di tipo esplorativo, in cui il ricercatore non possieda un'idea precisa di quali siano gli argomenti più importanti.
L'intervista di tipo semi - strutturato è più indicata quando il ricercatore ha un'idea più chiara di quelle che sono le componenti per una valutazione. In questo caso, l'intervista sarà meno libera e il ricercatore cercherà di assicurarsi che vengano affrontati i punti da lui considerati salienti e stimolerà il soggetto a fornire la propria opinione sugli argomenti precedentemente selezionati.
L'intervista strutturata è l'equivalente del questionario, con domande predefinite dal ricercatore in fase di preparazione dello strumento; a differenziare i due metodi è il modo di presentazione, orale nel caso dell'intervista, scritto nel caso del questionario.
Vantaggi: è un metodo versatile, che è possibile utilizzare in ogni stadio della progettazione, dalla fase di esplorazione a quella di analisi dei prodotti regolarmente in commercio. A differenza dei questionari, la presenza del ricercatore allontana l'eventualità che il soggetto interpreti in maniera errata le domande o che si trovi in imbarazzo perché non comprende quanto gli viene richiesto.; inoltre, nel caso di una risposta non attinente, il ricercatore può riformulare la domanda. Il vantaggio maggiore rispetto al questionario consiste nel fatto che l'intervista non registra la stessa alta percentuale di mancati recapiti da parte dei soggetti contattati; di conseguenza, i dati raccolti godono di maggiore validità.
Svantaggi: se confrontato con il questionario, il metodo dell'intervista si rivela decisamente più costoso, sia in termini di tempo che di denaro, perché richiede la presenza del ricercatore durante l'intera durata della sessione di interviste. La presenza stessa del ricercatore, inoltre, può rivelarsi dannosa. Infatti, mentre nel caso dei questionari i dati raccolgono opinioni marcatamente orientate verso gli estremi della scala di valutazione, durante le interviste i soggetti, a causa di un atteggiamento di soggezione o di accondiscendenza nei confronti del ricercatore, tendono a fornire risposte che si attestano prevalentemente su valori medi, diminuendone la rappresentatività.